Un pomeriggio con TrentoDOC al Royal Carlton Hotel di Bologna
Un Lunedì pomeriggio davvero frizzante quello che ho trascorso presso l’Hotel Royal Carlton di Bologna grazie all’evento organizzato dall’istituto TRENTO D.O.C. che ha concesso a tutti gli appassionati di vino, persone del settore e sommelier di Bologna e dintorni, di respirare un po’ di aria frizzantina direttamente dal calice di vino, direttamente dal Trentino!
Ho avuto la possibilità di conoscere (e degustare) le svariate “bollicine” proposte dalle 27 cantine presenti in sala, sulle 49 appartenenti all’ istituto TRENTO D.O.C. Ho avuto modo di chiacchierare con alcuni produttori ritrovando nelle loro parole e nei loro racconti lo stesso sprint che si ritrova ogni qualvolta che si assaggia questo vino, la passione e l’orgoglio di una produzione con il “metodo classico” ed il senso di appartenenza ad un territorio che offre la possibilità di raccolte di uve Chardonnay, Pinot nero, Pinot bianco e Pinot menieur che danno caratteristiche uniche (e probabilmente inimitabili!) a questo vino. E’ stato curioso scoprire che le due “o” presenti nel marchio di TRENTODOC vogliono ricordare una delle fasi caratteristiche del metodo classico con cui viene prodotto questo spumante: il remuage, l’operazione manuale di rotazione della bottiglia eseguita dai produttori durante il periodo in cui il vino riposa. Ed è stato altrettanto curioso sapere che, a differenza di altre tipologie di vino, per la produzione di questo vino sono necessari minimo 15 mesi di riposo…insomma ci vuole più di un anno per poter assaggiare le prime bottiglie! Per darvi un’idea…BRUT almeno 15 mesi, MILLESIMATO almeno 24 mesi e RISERVA almeno 36 mesi.
3 anni in cui noi invecchiamo e lui, il vino, diventa più buono! E anche se “il bere vino buono calma la fame” devo ammettere che la mia fame sia stata “calmata” grazie anche al pane e ai grissini offerti dal Forno Brisa.
E visto che il vino è come la parola, ha bisogno di tempo e di respirare alle 17:30 sono stata anche alla Master Class tenuta da Maurizio Dante Filippi, Miglior Sommelier d’Italia AIS 2016, che ha presentato 6 vini di altrettante Cantine per farmi concludere questo Lunedì…col botto (…del tappo di una bottiglia di Trentodoc!)