Mangiare oltre ad essere un nutrimento per il corpo è (e dovrebbe essere) anche un piacere e, solitamente, farlo in compagnia è una grande gioia.

Tranne se vi capita uno di questi quindici fastidiosi personaggi.

 

L’urlatore

Quello che troverete sempre, che siate al ristorante o in un adorabile bistrot: lui urla. Urla con il proprio commensale, urla al telefono, a volte litiga anche. E voi sperate solo che vada presto a chiedere il conto.

 

Lo sbiascicatore

Quello che mangia a bocca aperta e che emette quel fastidioso rumore mentre mastica, come se il suo masticare cibo debba essere di pubblico dominio.

 

L’ingordo

Quello che mangia senza gustare, quello che voi siete ancora lì che annusate la vostra portata e lui ha già finito e chissà se ha riconosciuto almeno un ingrediente del piatto che ha ingurgitato.

 

L’instagramer

Quello che prima di tutto deve fotografare il piatto ancora fumante e a volte lo lascia anche raffreddare. Ebbene si, questa sono io (ma non lascio mai raffreddare il piatto, sono diventata molto veloce!).

 

L’incontentabile

Il caro amico che ogni volta è sempre la stessa storia: decidete di andare a mangiar fuori e dice la solita cosa “no dai, scegli tu, mi fido”. Allora voi passate ore e ore a pensare a quale posto potrebbe essere più adatto a lui e poi arriva l’illuminazione, prenotate subito. Ogni volta, ogni santissima volta, lo portate con fierezza in un nuovo locale e ogni volta la solita frase “ma dove mi hai portato?!”.

 

Quello che non mangia niente

Chi non ha l’amico/a che mangia tre cose in croce e vi manda in crisi quando lo invitate a cena a casa o quando cenate al ristorante e inizia ad esaminare il menù borbottando? Non sto parlando di intolleranze alimentari o allergie (per l’amor del cielo, quelle sono sfighe grosse), sto parlando dello schizzinoso ovviamente!

Un consiglio per il commensale schizzinoso: pane e cipolle. Ma magari non mangia neanche le cipolle.

 

Il tirchio (VS la nonna)

Quello che voi sapete che quando è da solo mangia come un pascià ma poi non si sa perché, quando vi invita a cena vi fa sempre uscire da casa sua con la fame. E poi ci sono “le nonne” (come me) che sono l’opposto: tendono ad ingozzare i loro commensali come facevano le loro nonne. Gli amici ormai sanno che quando vanno a cena da lui/lei digiuneranno per i due giorni successivi.

 

Il wannabe Masterchef

L’amico che ha guardato le quattro stagioni di Masterchef e si crede Carlo Cracco. Giudica la presentazione, la cottura della carne, niente è mai abbastanza per lui. L’importante è che non si creda Bastianich perché poi c’è il rischio “lancio del piatto”.

 

L’invidioso

Quello che “il piatto del vicino è sempre più buono”. Ci mette mezz’ora a decidere cosa ordinare, si consulta con tutti e alla fine decide. Ma quando arrivano le ordinazioni lui non è mai soddisfatto della sua e finisce sempre nello stesso modo: la sua forchetta che si trasforma in una piccola ape che si avvicina ad ogni fiore.

 

Quello del “conto alla romana”

Quello che per ogni portata prende sempre un piatto in più di tutti, una bottiglia di vino solo per sé, l’unico che si prende la fiorentina di Chianina, due amari perché deve digerire e poi alla fine “paghiamo alla romana, vero?”.

 

Lo sbadato

Quello che dimentica sempre il portafoglio a casa o magari gli mancano sempre 5€ o non fa mai bancomat. E gli altri alla fine pagano sempre per lui.

(Ehm… questa a volte sono io però poi rimborso sempre i miei amici)

 

Il furbo

Quello che dice sempre “dai, prendiamoci qualcosa in due così assaggiamo più cose” e poi finisce che si mangia quasi tutto lui.

 

La cena di classe

Uno degli scenari più terrificanti che si possa verificare. Se vi capita e se potete, lasciate subito il locale anche se state morendo di fame, anche se è l’unico ristorante che ha posto alle 21:00 di sabato sera (chiedetevi perché). Se potete uscite senza girarvi, il lancio della costoletta di maiale è proprio dietro di voi (#truestory).

 

L’innamorato (dello smartphone)

Un amico o un primo appuntamento, l’effetto non cambia: profondo fastidio. Profondo fastidio per colui che passa tutta la cena su whatsapp o su Facebook o su Instagram. Insomma: presta più attenzione al suo smartphone che a voi (e al cibo).


Lo splendido

Chi non ha avuto a che fare con il personaggio più personaggio di tutti, quello che al ristorante deve far vedere a tutti che lui può spendere. Per fortuna paga lui anche per voi ma spesso ha i soldi ma non ha gusto e ha l’abitudine di scegliere il vino più caro perché è il più caro, perché lui può. Ma non sempre il vino più caro è il più buono e magari a voi quel vino proprio non piace. Però lui può.




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