Se è vero che, come scriveva Feuerbach nel 1850 “L’uomo è ciò che mangia”, forse qualche volta varrebbe effettivamente la pena di riflettere su quelle che sono le nostre scelte in termini di alimentazione.

Feuerbach scriveva anche  “Perché tu introduca qualcosa nella tua testa e nel tuo cuore è necessario che tu abbia messo qualcosa nello stomaco”. Se questa frase di primo acchito può sembrare un invito ad ingozzarsi come se non ci fosse un domani, l’intento reale era sottolineare quanto sia importante che l’uomo ristabilisca un contatto con la natura e con i suoi elementi.

È ormai cosa nota che il mondo del food sia uno dei più soggetti ai “trend” che l’evoluzione dei tempi puntualmente detta, generando talvolta una discreta confusione tra noi consumatori.

I termini “biologico”, “naturale”, “crudista” e molti altri ancora sono ormai entrati a far parte della nostra quotidianità. Ma siamo veramente sicuri di aver compreso cosa si nasconde realmente dietro questi concetti?

Lo scorso 12 novembre, io ed Ester, abbiamo partecipato all’evento di presentazione del nuovo progetto di Anna Artesiani, il Botanica Lab Cafè, situato nel cuore storico di Bologna.

Anna, che era già stata una precorritrice in termini di “raw food” aprendo il primo laboratorio di cibo crudista a Bologna, con l’avvio di questo nuovo concept ha voluto portare una ventata di novità a Bologna.

Botanica Lab Cafè  propone una cucina totalmente “plant based”, basata quindi unicamente sull’utilizzo di prodotti di origine vegetali (attenzione comunque a non associare questo termine a “vegano”, perché non si tratta esattamente della stessa cosa) in cui si spazia dalle buddha bowl ai centrifugati come anche alle pizze e ai dolci crudisti.

A proposito di quest’ultimo aspetto, nell’arco della serata abbiamo avuto la possibilità di cimentarci nella preparazione di una deliziosa mousse ma badate bene, senza latte, senza uova e senza zucchero.

Ora vi starete chiedendo com’è possibile che tutto ciò avvenga, ma vi posso assicurare che anche a me si è aperto un mondo!

Comincio dal dirvi che la frutta secca ha infinite potenzialità e che, tramite un processo di reidratazione, è possibile ottenere un composto dalla consistenza cremosa che si dimostra un sostituto più che valido di un qualsivoglia latticino.

E lo zucchero? Non serve. Lo sciroppo d’agave con un apporto calorico di gran lunga inferiore, riesce a conferire il giusto livello di dolcezza per la realizzazione di un dessert.

Ultimo ma non ultimo, l’olio di cocco. Oltre alle decantate proprietà in ambito cosmetico in cucina, se utilizzato sotto i 25 gradi,  è un ottimo agente solidificante.

Fate la somma di tutto quello che ho appena scritto, guarnite con una coulis di frutta e otterrete un composto che, fatto riposare in frigo per un paio d’ore, diventerà la gioia delle vostre papille gustative ma anche della vostra salute grazie all’utilizzo di ingredienti assolutamente naturali e legati il più possibile alla stagionalità.

Dopo questa parentesi in cui abbiamo avuto la possibilità di mettere le mani in pasta, abbiamo avuto esplorato un’altra delle sfaccettature del Botanica Lab, la proposta beverage che Giorgio ci ha sapientemente illustrato.

Un’ampia selezione di tè, infusi, elisir e miscelati caratterizzata dall’utilizzo di materie prime di alta qualità come il tè bianco nepalese o ancora la marmellata di mele cotogne biologica,  ma anche di modalità produttive assolutamente salutari come la fermentazione spontanea.

Da questo punto di vista, ci racconta Giorgio, Botanica Lab vuole presentarsi ai clienti come luogo di incontro in cui godersi un momento di relax e di piacere. Un posto in cui il benessere comincia già dalla scelta degli ingredienti con i quali vengono realizzati i nostri piatti e le nostre bevande.

Noi abbiamo provato una proposta beverage alcolica ed una analcolica.

“Una cotogna al giorno, Afrodite ringrazia” è il nome del primo miscelato a base di amaro Biostilla, emulsione di mela cotogna, pera, mela, arancia candita, cedro, succo di limone. Una meravigliosa esplosione di freschezza e brio,  i cui profumi risultano ben riconoscibili al palato.

Ma la vera chicca è stato l’assaggio della Ginger Beer made in Botanica. Si tratta di una tonica a base di zenzero per cui, se amate lo zenzero, il suo aroma e il tocco magico che regala, beh… La Ginger Beer è quello che fa per voi! (Noi l’abbiamo amata!)

Tenendo conto della selettività con la quale vengono scelti gli ingredienti e le materie prime, i prezzi risultano assolutamente nella norma. Per la proposta food si va dai 3 euro della pizza a base di farina integrale macinata a pietra fino ai 10 della buddha bowl.  I miscelati a bassa gradazione alcolica hanno un prezzo medio di 6 euro mentre per gli alcolici il prezzo è 10 euro.

Per noi Botanica Lab Cafè è assolutamente promosso e siamo certe che anche voi ne rimarrete piacevolmente colpiti.

 

 

credits photo: botanica lab