Di due cose ultimamente si parla molto: di cibo e di fotografia di cibo. Tutti ci possiamo improvvisare grandi chef grazie a Masterchef e tutti possiamo diventare food photographers con una reflex ed un piatto ben composto.

Ma la realtà è ben diversa. Dietro al lavoro di uno Chef non c’è un’edizione vinta di Masterchef bensì tanto studio, sacrificio, esperienza, gavetta, poche ore dormite, tante ore passate sui fornelli invece che con la propria famiglia o i propri compagni.

E dietro la food photography non c’è solo una buona reflex ma c’è tanta esperienza, tanto sapere, tanta gavetta e dietro ad un’ottima fotografia ci sono disegni, pensieri, lastre di vetro che separano vari strati di preparazioni. La Food Photography può diventare anche design ed è arte, come ci ha spiegato Roberto Savio, fotografo specializzato in ambito food, da Eataly, Venerdì 1 Aprile durante la presentazione di food•chef•design•photo.

 

Ma che cos’è food•chef•design•photo? 

In occasione del “Festival dell’arte e del design” e per tutto il mese di Aprile, negli spazi di Eataly, presso Ambasciatori a Bologna, sarà visibile la mostra di food photography (food•chef•design•photo), realizzata da Roberto Savio per Eataly Bologna.

La mostra (realizzata con il contributo di Dispensa di Amerigo e Appennino Food) è composta da 30 scatti fotografici di Roberto Savio che raccontano la vision gastronomica e di food design di Chef come Davide Scabin, Enrico Crippa, Matteo Baronetto e molti altri.

Il momento clou dell’iniziativa sarà l’evento del 14 aprile 2016 composto in due tempi:

La cena, alle 20:00, presso la Trattoria di Eataly con menù studiato appositamente per l’evento dallo Chef Gianluca Esposito: “Questa cena è l’occasione di riproporre alcuni miei piatti già conosciuti e fortemente ispirati al food design e di crearne di nuovi. La mia filosofia di cucina è da sempre orientata alla valorizzazione delle materie prime e all’enfatizzazione dei singoli ingredienti”.  Anche in questa occasione Gianluca mette in carta pietanze rassicuranti, unite dal fil rouge del Design che impiega come ulteriore elemento di appetibilità e valorizzazione degli ingredienti.

Dalle ore 16:00, prima della cena, si terrà un servizio fotografico live negli spazi dell’Osteria di Eataly in cui verranno fotografati i piatti del menù della cena dedicata al tema del food design.

Gli scatti saranno immediatamente post-prodotti e stampati diventando parte integrante del menù della serata – spiega il fotografo Roberto Savio – l’idea che sta alla base di questo servizio fotografico live è quella alzare il velo sul processo creativo dello chef, momento solitamente lontano dal pubblico, ma fondamentale per capirne le intenzioni, le attitudini e la personalità professionale oltre che, naturalmente, avvicinare gli interessati ai temi della food photography”.

Chi è Roberto Savio?

Roberto Savio è direttore creativo, fotografo e regista video e ha maturato una lunga esperienza nel design e nella realizzazione di progetti fotografici e multimediali nell’ambito di campagne di comunicazione strategica in diversi settori di mercato. I suoi interessi, al momento, sono collegati alla fotografia food, al rapporto tra materia prima, territorio e trasformazione attraverso il lavoro dell’uomo. Utilizza diversi formati e tecniche fotografiche, tra cui la stereoscopia. Founder inoltre di LineaGolosa.tv

Durante la mostra

Le immagini di Roberto Savio appartengono a servizi e progetti fotografici realizzati negli ultimi 4 anni e sono state scelte tra quelle maggiormente inerenti al tema del design. Si tratta di scatti effettuati principalmente presso le cucine degli Chef, di cui raccontano la vision gastronomica attraverso quattro filoni narrativi tra loro interconnessi:

#rawmaterial, cioè le materie prime, esposte nello spazio compositivo in modo da mettere in evidenza le forme, i colori, gli spazi di  interazione e le gerarchie; una specie di analisi degli elementi disponibili in previsione del concepimento del piatto

#inthemindofthechef, il momento mentale in cui la materia prima non è più tale e il cibo non è ancora cucinato e/o disposto in uno spazi definito.Abbiamo immaginato come poteva presentarsi l’attimo in cui lo chef pensa al legame di sapori, colori, texture e temperature tra i diversi
ingredienti e l’abbiamo trasformato in un’immagine reale

#conceptfood, è il filone che rappresenta il cibo pronto per essere consumato, ma in una forma di mise en plate impossibile: qui sono gli elementi di  contorno e la disposizione nella scena a definire il mood gastronomico e a sottolinearne le origini e gli obiettivi.

Sono inoltre stati inseriti nell’esposizione anche i piatti finiti, esattamente quelli che il cliente potrebbe trovarsi sul tavolo. L’intento, in questo caso, è quello maggiormente riferibile al design industriale, dove qualsiasi intervento non deve rispondere solo a un criterio di validità estetica e di miglioramento della fruibilità, ma deve essere anche riproducibile.

Per informazioni e prenotazioni:
Eataly Bologna 051 0952820 – mail eatalybologna@eataly.it