Come anticipato da Enrica qui, Lunedì 15 Febbraio si è svolta, nella deliziosa cornice di Villa Guastavillani, sede della Unibo Business School, la conferenza stampa per presentare il calendario delle iniziative 2016 dell’associazione Chef to Chef emiliaromagnacuochi.

Durante la conferenza stampa, Enrico Vignoli (neo segretario dell’Associazione Chef To Chef) e Massimo Bottura hanno presentato una grandissima novità.

Conosciamo il progetto del Refettorio Ambrosiano? Nel 2014 Massimo Bottura ha proposto, in occasione dell’Expo 2015, un lodevole progetto per nutrire le persone più svantaggiate con gli scarti dell’Expo. “non è beneficenza – dice Massimo Bottura – è un progetto culturale. Al Refettorio andiamo a rendere visibile l’invisibile, siamo andati a trasmettere emozioni con prodotti che sembrerebbero scarti ma che non lo sono”. Massimo Bottura ci racconta di come, attorno ai tavoli del Refettorio si sono create famiglie, della condivisione, del fare cultura nutrendo persone economicamente svantaggiate con cibo d’Autore, in uno spazio denso di arte e di bellezza.

Ed ecco che, nel 2016, grazie a Massimo Bottura, a Chef To Chef, vedremo arrivare un progetto come il Refettorio Ambrosiano anche a Bologna, all’Antoniano.

Se fino ad oggi l’Antoniano ha potuto aprire le sue porte esclusivamente a pranzo, grazie all’appoggio delle istituzioni e dell’Associazione, potranno aprire le porte del loro refettorio anche a cena, continuando la loro filosofia unita a quella del progetto di Massimo Bottura.

Enrico Vignoli parla di quanto sia speciale questo nuovo progetto perché va ad unirsi ad un progetto che esiste già, una nuova realtà che va a realizzare un sogno nel cassetto. “Vorrei che Chef To Chef possa diventare una famiglia che allarga le sue braccia al Territorio”, dice Vignoli.

 

“Esserci per gli altri, impegnarsi, collaborare, comunicare, essere CON gli altri, accogliere, rispettarsi, condividere i valori”, dice Massimo Bottura e aggiunge “Ogni giorno, con il nostro cibo, creiamo bocconi masticabili di cultura e di passione”.

 

Non vediamo quindi l’ora che questo favoloso progetto si realizzi anche a Bologna, fieri che venga visto come un terreno fertile per la cultura del cibo, del dare e dell’offrirsi agli altri.

 

 

 

Foto di copertina di Michela Zucchini per antoniano.it